Dichiarazione dei redditi in Polonia
Lavorare in Polonia da italiani significa imparare il linguaggio del fisco locale. Questa guida ti accompagna prima nella compilazione della dichiarazione polacca e poi nel capire come evitare di pagare due volte le stesse tasse grazie all’iscrizione all’AIRE e alla convenzione bilaterale.
Come funziona la dichiarazione dei redditi in Polonia
In Polonia la dichiarazione annuale si chiama Roczne rozliczenie podatkowe e ruota attorno al sistema PIT (Personal Income Tax). Ogni contribuente residente deve riepilogare entro il 30 aprile i redditi percepiti l’anno precedente, calcolare l’imposta definitiva e, se del caso, ottenere il rimborso.
Dal 2019 il ministero ha digitalizzato il processo con la piattaforma Twój e‑PIT: un portale che compila automaticamente i campi principali usando i dati già inviati dai datori di lavoro, dalle banche e dagli enti pensionistici.
Il contribuente entra, controlla, integra eventuali deduzioni (assicurazione sanitaria privata, spese per internet, donazioni) e invia. In assenza di intervento la dichiarazione si considera presentata tacitamente, ma se mancano dati o servono correzioni potresti perdere deduzioni preziose.
Cos’è il PIT‑11
Entro l’ultimo giorno di febbraio il tuo datore di lavoro polacco deve consegnarti – in versione cartacea o elettronica – il PIT‑11. È un riepilogo ufficiale delle retribuzioni lorde, dei contributi sociali e delle anticipazioni d’imposta già trattenute in busta paga.
Il sistema Twój e‑PIT pesca automaticamente il contenuto del PIT‑11, ma è buona pratica confrontare i numeri: se il lordo o le ritenute non coincidono conviene chiedere subito al reparto HR una correzione, perché dopo l’invio della dichiarazione l’errore si trasforma in recupero d’imposta con interessi.
Quale modulo PIT devi scegliere
Se lavori come dipendente o percepisci pensione polacca, il modello predefinito è il PIT‑37, compilato in automatico. Chi ha partita IVA individuale, redditi da affitto tassati a cedolare secca o collaborazioni occasionali usa il PIT‑36 (o PIT‑36L se ha scelto la flat tax al 19 %).
Per le plusvalenze su azioni e criptovalute entra in gioco il PIT‑38, mentre il PIT‑28 è dedicato agli affitti con regime ryczałt e a certe micro‑attività in contabilità semplificata. È possibile che Twój e‑PIT ti proponga più moduli: conferma solo quelli che corrispondono alla tua situazione reale, altrimenti rischi doppi conteggi.
Come presentare la dichiarazione online
Dal 15 febbraio accedi al sito ufficiale con il profilo digitale mObywatel, con l’identità bancaria bankID o con la firma profilata ePUAP, scegli la voce «Twój e‑PIT», apri il modello suggerito e scorri le sezioni. Una barra verde mostra in tempo reale il debito o il rimborso previsto. Se tutto torna, clicca «Akceptuj i wyślij», riceverai un codice di conferma (UPO) che vale come ricevuta ufficiale. Di solito il rimborso arriva sul conto bancario indicato entro 45 giorni dall’accettazione online.
Scadenze fiscali 2025 in Polonia
- 15 febbraio – apertura Twój e‑PIT.
- 28 febbraio – termine per la consegna del PIT‑11 da parte dei datori di lavoro.
- 30 aprile – ultimo giorno utile per inviare (o correggere) i modelli PIT‑37, PIT‑36, PIT‑38, PIT‑28 relativi al 2024.
- 1 luglio – data a partire dalla quale lo stato paga gli interessi se il rimborso non è stato ancora erogato.
Doppia imposizione e iscrizione all’AIRE
Una volta completata la dichiarazione polacca può sorgere la domanda: «Devo tassare lo stesso reddito anche in Italia?». La risposta parte dal concetto di residenza fiscale. Se trascorri più di 183 giorni in Polonia e qui hai il tuo centre of vital interests – famiglia, casa, lavoro principale – il fisco italiano ti considera non residente solo se sei iscritto all’AIRE. L’iscrizione ti consente di limitare la tassazione italiana ai redditi di fonte italiana, applicare il credito d’imposta sulla base dell’accordo bilaterale del 1985 e, di fatto, evitare una seconda IRPEF sullo stipendio percepito a Varsavia.
Se invece mantieni la residenza anagrafica in Italia ma lavori in Polonia, l’Italia pretenderà l’IRPEF su tutti i redditi mondiali: potrai comunque detrarre la PIT già pagata in Polonia ma dovrai presentare anche il Modello 730 o il Redditi PF entro 30 settembre o 31 ottobre. In altre parole, l’AIRE è lo strumento burocratico che certifica il tuo trasferimento stabile e rende più lineare l’applicazione della convenzione.